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Lombardia (amore mio) Testo di Marco Candiani Musica di Claudio Merli Dalle Alpi, da quei ghiacci mille goccie secolari. Dall’ argento di quei tuoi laghi di sogno solo per noi nascevi tu. Nascevi tu oh Lombardia come il regalo di una dea, con le tue valli che scendevan fino alla pianura. Da cime senza età scendevano torrenti, parlavano di te, dei nostri avi che da quei vigneti in Valtellina alle risaie in Lomellina quante fatiche per scavar di più le troppe rughe. Fontanili d’acque pure, gelsi e bachi per filande. Nelle stalle quanti rosari la sera per invocar la pioggia o il sole. Oh Lombardia, amore mio tra quei filari e i casolari, in quelle nebbie ognor batteva il cuor dei nostri avi. Da mille focolar fumava la polenta condita d’onestà, per noi eredità. Nascevi tu oh Lombardia come il regalo di una dea, con le tue valli d’or e le tue fertili pianure. Orchestra Sul fuoco del camin fumava la miseria condita d’ onestà, per noi eredità. Oh Lombardia, amore mio tra quei filari e i casolari, in quelle nebbie ognor batteva il cuor dei nostri avi. |